Batterie riciclabili per auto elettriche

Obbiettivo obbligatorio per abbattere le emissioni al 100%

riciclo batterie esauste

Le batterie delle auto elettriche e ibride rappresentano il futuro della mobilità, l’unico reale problema da risolvere è riuscire a riciclarle al 100%. Obiettivo delle case automobilistiche: riciclo batterie esauste.

Riciclo batterie esauste

Le batterie al litio negli  ultimi anni hanno fatto grandi passi, di pari passo con la produzione di energie rinnovabili. Grazie alle batterie a litio, è stato possibile realizzare veicoli elettrici che viaggiano ad impatto zero, nel caso delle auto e moto elettriche. Una critica che molti scienziati e costruttori automotive hanno lamentato verso le aziende più green e sostenibili, è stata la questione del riciclo batterie esauste. Le critiche sorgono essenzialmente dal fatto che, è vero che le auto elettriche viaggiano senza emettere gas inquinanti, rispettando l’ambiente, ma è anche vero che, finito il ciclo di vita delle batterie al suo interno, queste devono essere smaltite in qualche modo.

Il processo di riciclo in questo caso è la sfida delle case automotive che stanno investendo nell’elettrico. L’altra importante tematica riguarda la creazione delle batterie al litio. Il processo di estrazione del litio, presente in grandi quantità in una zona dell’America Latina denominata “triangolo del litio”, può essere migliorato per rispettare l’ambiente. Il processo per estrarre il carbonato di litio utilizza grandi quantità di acqua e può richiedere dai 18 ai 24 mesi.

L’impegno delle case automobilistiche

Le principali case automobilistiche stanno cercando di risolvere questi due problemi evidenziati. Molto importante è notare come nel corso degli ultimi anni il prezzo del litio sia aumentato considerevolmente, a tal punto da essere definito “oro bianco”. Oltre al problema del riciclo batterie esauste, le case automobilistiche stanno cercando di rendere meno invasivo il processo di estrazione del carbonato di litio che prevede la perforazione delle saline ed il successivo pompaggio di salamoia, contenente sali e minerali in grandi quantità. Grazie ad un successivo processo di evaporizzazione della salamoia, è possibile estrarre, dai Sali e minerali, il carbonato di litio. Il processo è semplice, ma abbastanza invasivo dell’ambiente e del clima. Per questo ragione, le case automobilistiche stanno cercando una soluzione a questi due problemi.

Un esempio pratico è quello di cercare di riutilizzare tutti gli elementi estratti nel processo di evaporizzazione per poi riutilizzarsi alla fine del ciclo di vita di una batteria. Per il riciclo delle batterie, alla fine del loro ciclo di vita, si possono trasformale in centri di stoccaggio energetico per riutilizzare come semplici alimentatori di energia ad uso industriale.

Le possibili soluzioni per il riciclo batterie esauste

Le possibili soluzioni proposte e in fase di studio sono numerose, vediamone alcune. Aumentando la densità energetica delle batterie al litio e riducendone contemporaneamente le dimensioni e la quantità di litio richiesta, si possono ridurre i vari componenti costosi e rari all’interno come il cobalto.

Un’altra soluzione sono le batterie al grafene che, a differenza delle batterie al litio, non trattengono l’elettricità, ma invece tendono ad immagazzinarla e ad accumularla. È una tecnologia ancora in fase di sviluppo perché queste batterie non riescono a garantire lungi tempi di durata e quindi di autonomia.

Infine, va tenuta in considerazione la Blue Battery, realizzata da AquaBattery. Il funzionamento si basa sul passaggio della corrente elettrica tramite l’acqua salata di mare. Mediante l’elettrodialisi, il processo che separa la soluzione salina dall’acqua dolce, permette di immagazzinare energia. Successivamente questo processo viene realizzato all’opposto, ricombinando le due soluzioni separate, rilasciando cosi energia che viene successivamente trasformata in energia elettrica mediante l’suo di tecnologiche apparecchiature. Ovviamente, è una tecnologia che si sviluppa facilmente in luoghi dove è presente l’incontro tra acqua dolce e acqua salata, come la laguna di Venezia o i canali olandesi.

La Cina in primo piano

Anche la Cina si sta ponendo in primo piano per cercare di porre un rimedio al problema del riciclo delle batterie al litio. Contemporary Amperex Technology, produttore cinese di batterie, ha di recente annunciato di aver creato delle batterie che durano 16 anni e di avere un’autonomia di circa 2 milioni di chilometri. Il presidente della compagnia cinese ha promesso di poter già vendere queste batterie a tutte le case automobilistiche che le richiederanno. Attualmente, come dichiarato dalle case automotive, le batterie al litio presenti nelle auto hanno una durata ad alte prestazioni di circa 8 anni e 240.000 chilometri. Il costo di queste batterie non sarebbe neanche eccessivamente superiore rispetto alle più note al litio. Infatti si aggirerebbe a circa il 10% in più sul prezzo.

Secondo il presidente della compagnia, nonostante l’epidemia abbia fatto crollare le vendite delle auto e, anche seppur in minor parte, delle auto elettriche, per il 2021 è previsto un importante boom. Per questa ragione, sarà molto importante farsi trovare pronti per poter consegnare al mercato batterie sempre più performanti, rimuovendo per sempre il concetto e la credenza di molti che le batterie dal litio delle auto elettriche e ibride vadano sostituite dopo pochi anni a causa della perdita di potenza.