DL Rilancio: le novità sostenibili

Ecobonus e Sisma bonus al 110%, cosa cambia?

decreto rilancio

Tante le novità molto promettenti in chiave sostenibile nel decreto Rilancio. Dall’ecobonus per i lavori di riqualificazione energetica degli edifici ai bonus per l’edilizia con l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica.

Decreto Rilancio: Superbonus edilizia al 110%

Il nuovo decreto Rilancio, varato dal Consiglio dei ministri, è un testo molto complesso con oltre 200 articoli. A differenza dei decreti dei mesi precedenti, contiene numerosi bonus per incentivare gli investimenti in chiave più sostenibile. Dal sostanzioso bonus mobilità, per aumentare l’utilizzo di bici e mezzi di micro-mobilità, agli ecobonus per incrementare l’efficienza energetica degli edifici. Il decreto Rilancio ha previsto anche un Sisma bonus per ridurre il rischio sismico degli edifici, nonché per l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica per auto e furgoni elettrici. Questi bonus consistono di fatto in uno sconto del 110%, come spiegato dal Governo. Sono validi per tutte le spese sostenute per specifici interventi volti a migliorare ed incrementare l’efficienza energetica degli edifici e a ridurre il rischio sismico degli stessi.

A partire dal primo luglio 2020 e fino al 31 dicembre dello stesso anno, tutti questi specifici lavori, riqualificazione energetica e miglioramento sismico realizzati sui condomini e sulle singole case, adibite a prima e seconda casa, potranno beneficiare di questi due bonus con uno sconto fino al 110%.

Come accedere al Superbonus edilizia

Condizione fondamentale per avere accesso ai bonus è che gli interventi da realizzare migliorino anche la classe energetica degli edifici. Sarà molto semplice avere accesso a questi due bonus, infatti, sarà fruibile tramite detrazione fiscale o semplice sconto in fattura da parte del fornitore. Il fornitore potrà poi riaverlo come di credito d’imposta da parte di banche o altri intermediari finanziari. È un ottimo passo avanti se consideriamo che entrambi i bonus passano, rispettivamente, dal 65% (ecobonus) e dal 50% (sisma bonus) al 110%. Il sisma bonus sarà utilizzabile per i lavori di messa in sicurezza degli edifici, tramite il passaggio ad una classe di rischio inferiore. inoltre, sarà utilizzabile per tutti gli interventi che mirano a ridurre la classe di rischio di due livelli. Il sisma bonus sarà utilizzabile per l’acquisto di edifici antisismici tramite la demolizione e ricostruzione degli stessi nelle zone a rischio sismico 1, 2, 3. 

Inoltre, grazie allo sconto in fattura per il beneficiario non ci sarà alcun esborso in eccesso e sarà cedibile a fornitori o terzi per l’immediato inizio dei lavori di miglioramento degli edifici. Vediamo in dettaglio i due specifici bonus.

Ecobonus

L’ecobonus sarà ottenibile fino al 110% per l’esecuzione di lavori di riqualificazione energetica degli edifici. Sono inclusi i lavori di isolamento termico (cappotto termico) delle superfici opache orizzontali e verticali di oltre il 25% dell’involucro degli edifici. I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i Criteri Ambientali Minimi. In questo caso la detrazione avverrà su un tetto massimo di spesa di 60.000 euro per la quantità di immobili che compongono l’edificio. Sono incluse le caldaie a condensazione e pompa di calore nelle aree comuni dei condomini per sostituire gli impianti di climatizzazione esistenti con impianti centralizzati, per il riscaldamento, raffreddamento e la fornitura di acqua calda con un’efficienza almeno pari alla classe A. La detrazione del 110% si applica su un tetto di spesa di 30.000 euro per il numero di immobili che compongono l’edificio. Sono inclusi i lavori per l’implementazione di caldaie a pompa di calore in case singole.

Decreto Rilancio: ecobonus anche per colonnine di ricarica e fotovoltaico

Si potrà richiedere il rimborso fino al 110% anche altri interventi di efficientamento energetico come l’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica per caricare auto ibride ed elettriche. Condizione fondamentale per usufruire del bonus è quella di eseguire parallelamente almeno uno dei maggiori interventi descritti nel precedente paragrafo. L’installazione di impianti solari fotovoltaici è realizzabile mediante il bonus a patto che ci sia un massimo di spesa di 48.000 e fino a 2.400 euro per ogni kW. Per i sistemi di accumulo di energia integrati con i pannelli fotovoltaici, valgono le stesse condizioni. Inoltre, è previsto dal bonus la possibilità di installare negli edifici colonnine per la ricarica di auto elettriche e ibridi, ma anche moto e scooter. Anche per l’installazione di colonnine di ricarica, per usufruire del bonus bisogna realizzare uno dei maxi-interventi descritti nel paragrafo precedente. 

Due ottime soluzioni per produrre energia elettrica per la propria auto a costo zero, riducendo i costi del carburante e aiutando l’ambiente. Un ultimo bonus, non di poco conto, prevede uno sconto del 36% per realizzare aree verdi e giardini (bonus verde)

Modalità di accesso e detrazione fiscale

Quindi per avere accesso all’ecobonus sarà necessario che i lavori portino ad un miglioramento degli edifici di almeno due classi energetiche, o che riescano a raggiungere la classe più alta raggiungibile dallo specifico edificio preso in questione. Questi parametri dovranno esser dimostrati mediante l’Attestato di Prestazione Energetica (APE). Inoltre, tutti gli interventi di miglioramento dovranno essere comunicati all’ENEA ed affidati a professionisti abilitati che a loro volta avranno il dover di dimostrare la correttezza delle spese sostenute con gli interventi effettuati. Per beneficiare del bonus, il contribuente potrà richiedere la detrazione fiscale o uno sconto diretto nella fattura ricevuta dal fornitore che a sua volta potrà richiedere la somma a terzi, come intermediari finanziari e banche, o trasformarlo direttamente in un credito d’imposta.

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