Colonnine elettriche: dove trovarle

colonnine elettriche: dove trovarle

Il mercato automotive e il settore dei trasporti hanno cominciato con forza la loro transizione all’elettrico. La crescita costante di immatricolazione e vendita di auto elettriche e il conseguente proliferare di infrastrutture di ricarica (tra cui le colonnine elettriche) ne sono la chiara testimonianza. Ma cerchiamo di quantificare questi dati di crescita, tenendo bene a mente che c’è l’importante target della 2030 agenda da raggiungere.

Colonnine elettriche: il punto della situazione in Italia

Il 2020 ha senza dubbio rappresentato un anno di svolta per la mobilità elettrica: grazie agli ecobonus stanziati dal governo (e riconfermati per la legge di bilancio 2021, che si sommano ad ulteriori 420 milioni stanziati per favorire la mobilità sostenibile), l’acquisto di auto elettriche e ibride ha visto un’impennata senza precedenti. Le auto elettriche sono cresciute del 204,5%, mentre le auto ibride addirittura del 319,7% rispetto al 2019.

Ciò che cresce, ma non è ancora sufficiente (perlomeno da un punto di vista numerico rispetto alla media europea), è la quantità di punti di ricarica e colonnine elettriche. A fine dicembre 2020 le colonnine elettriche erano 19.324, di cui 9.709 collocate in aree pubbliche. Questi numeri rappresentano una crescita del 35% rispetto al 2019.

Ci sono ulteriori note positive: a livello europeo, l’Italia ha il miglior rapporto fra colonnine elettriche e auto elettriche in circolazione. Il rapporto è di circa una stazione di ricarica ogni due auto elettriche, ma la crescita vertiginosa della diffusione di auto elettriche e ibride, comporta una risposta rapida ed efficace anche da un punto di vista delle infrastrutture.

Colonnine elettriche: la diffusione

  • 80% colonnine elettriche su terreno pubblico
  • 20% in aree private ad utilizzo pubblico (come parcheggi di centri commerciali, hotel, supermercati)

Non tutte le colonnine elettriche sono uguali: queste possono erogare quantità diverse di energia, che incidono fortemente sui tempi di ricarica del veicolo.

  • 96% delle colonnine elettriche sono a corrente alternata (ovvero “slow” che erogano fino a 7 kW e “quick”, cioè che liberano fino a 22 kW)
  • 4% colonnine elettriche a corrente continua, quindi punti di ricarica rapida e ultrarapida. (tra 22 kW e 50 kW)

L’obiettivo futuro è quello di intensificare l’installazione di colonnine elettriche a ricarica ultraveloce, sia per facilitare e incentivare l’utilizzo dell’auto elettrica, sia per ovviare all’ansia da ricarica. 

Attualmente, le colonnine sono così ripartite geograficamente:

  • Nord: 57%
  • Centro: 23%
  • Sud: 20%

La regione con il numero più elevato di colonnine elettriche installate è la Lombardia, che (al 2020) ne conta 3.326. In questa “graduatoria” Piemonte ed Emilia Romagna “completano il podio” e sono seguite da Lazio, Veneto e Toscana. Le altre regioni rimangono sotto la soglia delle 1000 installazioni e questo fa sì che le prime 6 regioni contino il 60% del totale delle colonnine elettriche installate in Italia.

Colonnine elettriche: le prospettive per il 2030

Se una delle priorità da conseguire entro il 2030 è la conversione del settore della mobilità verso soluzioni elettriche e ibride (abbandonando dunque i classici mezzi di trasporto privati e pubblici con motore endotermico), serve che anche il numero di infrastrutture cresca di pari passo. La diffusione stessa dei veicoli elettrici è strettamente legata alla crescita dei punti di ricarica e alla loro efficienza.

Secondo le stime del Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica (PNIRE), il target per il 2030 è l’installazione di circa 110.000 infrastrutture di ricarica.

31.500 di queste saranno “veloci” e saranno installate per il 62% in centri urbani, per il 32% in nodi extra-urbani e per il 6% nelle autostrade. L’elettrificazione delle tratte autostradali è uno snodo fondamentale per la transizione verso la mobilità elettrica. Fino ad ora, infatti, la mobilità elettrica è stata considerata come un’alternativa per lo spostamento urbano. Allargare le possibilità di ricarica anche alle autostrade è un modo per ampliare i confini di spostamento “sicuro” con veicoli ad alimentazione elettrica.


Le colonnine elettriche a ricarica lenta previste ammonteranno a 78.600 e saranno tutte distribuite nei centri urbani, suddivise tra suolo pubblico e installazione privata.

Colonnine elettriche: le autonomie dei veicoli e i tempi di ricarica

Quando si considera l’acquisto di un veicolo elettrico, l’autonomia del pacco batterie e il tempo necessario a ricaricarle sono due discriminanti fondamentali. Bisogna ridurre al minimo la cosiddetta ansia da ricarica, ovvero il timore di non giungere a destinazione a causa di batterie scariche e dell’impossibilità di ricaricarle.

Al momento l’autonomia delle vetture sta gradualmente crescendo: Mercedes (con EQS) e Tesla (con la nuova Model S) hanno ampiamente superato la barriera dei 750 km, mentre altri costruttori come Nissan, Volkswagen, Audi, Skoda e Ford hanno abbondantemente superato i 500 km di autonomia.

Così come per le auto con motore termico, il peso incamerato a bordo, lo stile di guida e la parsimonia con cui si usa l’acceleratore influiranno pesantemente sulla velocità di consumo dell’energia incamerata nel pacco batterie.

Con un range così esteso si allungano i tempi di ricarica? No. Collegando la vettura alle colonnine elettriche con ricarica veloce, è possibile ricaricare l’80% delle batterie in corrente continua e in meno di un’ora per la maggior parte delle auto elettriche.

Colonnine elettriche: come trovarle

Le auto elettriche dispongono di un sistema di mappe e navigazione connesso alla rete. Tramite questo (e interfacciato attraverso lo schermo dell’infotainment del proprio veicolo) è possibile programmare il proprio viaggio e visionare sulla mappa l’ubicazione delle colonnine elettriche di diversi provider.

Esistono inoltre svariate app per smartphone (Android e iOS) che permettono di avere una panoramica sulla posizione di tutte le colonnine elettriche installate, oppure (per le app proprietarie) di visualizzare l’ubicazione delle colonnine di uno stesso provider che, inoltre, possono dare ulteriori informazioni dettagliate come sullo stato della ricarica.  Ecco una panoramica delle applicazioni più diffuse:

  • JuicePass (di Enel X)
  • Plugshare,
  • Nextcharge,
  • OpenChargeMap,
  • EvWay,
  • D-Mobility (di Duferco)
  • e-moving (di A2A)
  • Plug&Go (di Edison)
  • Recharge Around (di Repower)
  • EMOBITALY
  • Be Charge,
  • YessEnergy
  • Neogy Mobility (di Alperia) 

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